Matteo Bertone: “il mito del vampiro non passa mai di moda”

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Ex musicista, scrittore, disegnatore e twitstar, Matteo Bertone è un artista poliedrico che non ama prendersi sul serio. L’ironia è infatti l’arma vincente del suo stile narrativo che si inserisce perfettamente in trame avvincenti dalle tinte cupe che riportano la mente ai classici dell’horror anni ’80.

Ex musicista, scrittore, disegnatore e twitstar, Matteo Bertone è un artista poliedrico che non ama prendersi sul serio. L’ironia è infatti l’arma vincente del suo stile narrativo che si inserisce perfettamente in trame avvincenti dalle tinte cupe che riportano la mente ai classici dell’horror anni ’80.
“Diurno Imperfetto”, il suo nuovo libro, è un horror vampiresco ambientato nelle nottate milanesi delle discoteche dark scandito da pezzoni new wave che danno anche il titolo ai capitoli. Ecco qua il risultato di una mattinata di chiacchiere davanti a qualche caffè in un bar deserto di una Vercelli addormentata, come sempre.

Matteo Bertone

1. Mentre stavo arrivando qua, pensavo proprio a “Lestat” di Anne Rice, autrice che io adoro, ma che questa volta un po’ mi ha deluso. Ero curiosa di chiederti subito il tuo giudizio sull’ultimo capitolo della sua saga vampiresca. Lo hai letto?

L’ho letto e recensito sul mio blog  morsidilibri.blogspot.it.  Penso che la signora Rice – per la quale nutro il massimo rispetto – sia davvero invecchiata insieme ai suoi vampiri. Il romanzo è pervaso da un senso di smarrimento rispetto al mondo attuale e alla tecnologia in cui siamo immersi ogni giorno. La Rice tenta di rendere tecnologici i suoi vampiri facendoli comunicare con smartphone e email, ma li trasforma in una congrega di anziani a un corso su internet. Traspare la nostalgia per un tipo di vampiro – misterioso, dannato e sfuggente – che non è più attuale e che lei vorrebbe attualizzare senza riuscirci. Con sincero rammarico penso che sia un libro inutile.

2.  Vorrei approfittare di questa chiacchierata per spettegolare un po’ con te su questa invasione che hanno subito cinema e letteratura di vampiri veri o presunti che, a mio avviso, hanno confuso un po’ le idee alle nuove generazioni. Quali sono quelli che salveresti e quelli che invece condanneresti al fuoco eterno?

A costo di risultare poco originale, credo che il più grande danno alla gloriosa razza vampirica lo abbia fatto Twilight. Il motivo è molto semplice: il vampiro belloccio e adolescenziale della Meyers si è talmente radicato nell’immaginario collettivo da spazzare via secoli di dignità vampirica. Oggi basta pronunciare la parola vampiro per essere derisi. Tuttavia c’è ancora speranza. Il mito del vampiro non passa mai di moda, ciclicamente il suo successo si rinnova trainato da qualche film o libro di successo. Di recente ho apprezzato molto i vampiri di Jarmush nel suo bellissimo film “ Solo gli amanti sopravvivono”, che sembrano recuperare, attraverso una visione dell’esistenza dominata dalla noia e dall’amore per la bellezza, profondità, malinconia e sensibilità. La vampira del film – uscito nelle sale qualche mese dopo il mio libro – ha molti tratti in comune con Dora, un personaggio di Diurno Imperfetto.

3.  Il tuo nuovo libro, Diurno imperfetto, è intriso di citazioni musicali, soprattutto dark e new wave. E’ il tuo genere di musica preferito, oppure ti ha aiutato a calarti nelle atmosfere cupe del tuo romanzo?

La new wave anni 80 è un genere che ho scoperto tardivamente grazie alla frequentazione di locali e serate dark. Credo che la forte connotazione musicale del romanzo contribuisca a creare un certo tipo di atmosfera cupa e onirica al tempo stesso. Bauhaus, Sisters of Mercy, Joy Division, The Cure, Depeche Mode e The Cult sono solo alcuni dei gruppi che ho scelto per la soundtrack. Inolte ogni capitolo ha il titolo di una canzone, trasformando così l’indice in una vera colonna sonora.

Diurno Imperfetto, Nero Press Edizioni

4. Perchè il titolo Diurno Imperfetto?

Il protagonista vive di giorno, è un ragazzo “normale” come tanti, ma si sente imperfetto, inadatto, inadeguato a quel tipo di vita. Nel corso del romanzo subirà una metamorfosi, o meglio, una formazione / trasformazione, che lo aiuterà a scoprire la sua vera natura.

 

5. Come se la passa la letteratura di genere horror in Italia?

La letteratura horror in Italia, a differenza degli altri Paesi, è sempre considerata un genere di nicchia. Per fortuna ci sono realtà editoriali di genere come Dunwich Edizioni o Nero Press – editore di Diurno Imperfetto – che scommettono su un genere che in realtà ha moltissimi estimatori.

6. L’ultimo Vampiro, il tuo alterego su Twitter è molto popolare, una vera Twitstar. Com’è il rapporto tra scrittori e social network e qual è il consiglio che daresti ad uno scrittore emergente per promuoversi sul web?

Per Twitter un solo consiglio: non spammate in modo sconsiderato. Fatevi prima conoscere come scrittori e come persone, poi potrete anche promuovere i vostri libri. Parlate di voi, commentate, interagite, retuittate. Twitter è molto utile per creare relazioni con editori, scrittori, librerie, blogger e per essere sempre informati su eventi e festival letterari. Tuittare a ripetizione un link al vostro libro è solo controproducente. Su facebook invece il vostro pubblico è già formato da persone che – chi più chi meno – conoscete. Anche qui però è utile scrivere commenti, postare link ai vostri libri, condividere, interagire. Fate sapere che ci siete ma fatelo sempre con garbo.

I vampiri preferiscono la notte

7. Sei anche un illustratore. Chi sono i personaggi che hai creato in questi anni?

In realtà sono tutte carriere “parallele”, nel senso che per vivere svolgo tutt’altro lavoro, perciò il tempo per scrivere e disegnare è relegato ai weekend e talvolta alle ore serali. Non dedico all’illustrazione il tempo che vorrei, ma negli ultimi anni ho creato un progetto illustrato per ragazzi che ha sempre a che fare con i vampiri e che forse vedrà la luce quest’anno.

  8.  Stai ancora facendo presentazionidi Diurno Imperfetto in tutta Italia, ma potresti darci qualche anticipazione dei tuoi progetti futuri?

Oltre al progetto illustrato per ragazzi, sto lavorando a un nuovo romanzo, questa volta sulle streghe, ma sempre nel mio stile ironico e dissacrante. Non amo chi si prende troppo sul serio, risulta spesso ridicolo e poco credibile. E se lo dice un vampiro dovete crederci!

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