Lee Miller conobbe Man Ray nel 1929 quando era già stanca di essere soggetto posa per “Vogue” a New York. L’incontro con il maestro della fotografia fu una svolta per lei.
Da Man Ray apprese al volo l’arte e la tecnica della fotocamera, imponendosi subito come fotografa di alta qualità. Il feeling tra i due era così forte che ne nacque una storia d’amore. Ma Lee era un vulcano di passioni indomabile e dopo tre anni scappò verso altri orizzonti, facendo piombare il suo maestro in una sofferenza tale da sublimarla con tre celebri opere surrealiste.
Il metronomo-occhio scandisce il tempo andato di una felicità perduta.
Il ricordo delle labbra di Lee che vaga con esse su un presente desolato?
Ed ancora, lacrime finte di un coccodrillo divoratore
di una ennesima storia d’amore.
Lee Miller avrà altre storie d’amore, ma la sua unica vera passione resterà la fotografia. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, diventerà corrispondente per “Vogue” dalla Francia e dalla Germania distrutta, arrivò a farsi fotografare negli uffici di Hitler e precisamente dentro la vasca da bagno completamente nuda, tutto ciò a testimonianza di una vita estremamente estroversa ma carica di emozioni e malinconie, infatti morì depressa e in apparente solitudine nel 1977.
L’artista, con sguardo attento, riprende il volto di un SS ferito e malmenato, fino a sezionarne il viso come un’immagine anatomica per artisti
In questo scatto “preraffaellita”, l’artista rievoca un’Ofelia non proprio candida.
Ed ancora, “la morte ti fa bella”: una “posa” neoclassica
da far invidia alla Beata Ludovica del Bernini
Lee Miller – Ritratti di una vita, Richard Calvocoressi (a cura di) – Olivares Edizioni, 2002 Collana Ritratti pp. 176 – 158 illustrazioni in b/n – confezione in cartonato, ISBN 88-85982-69-7, Prezzo € 40,00. Contatti: Olivares Editore, via Pietro Mascagni, 7 – 20122 Milano – tel. 02.76001753
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