Dopo 25 anni ritorna la ricerca del minimale involontario. Seguendo le linee geometriche, a volte morbide e sinuose delle impronte indelebili nostre e del tempo, giungiamo nei luoghi dei ricordi e delle visioni di altri tempi.
Come in un ciclo vitale l’impronta dell’uomo compare, si impressiona a formare un testimonianza da tramandare, e scompare nel degradarsi in forme d’arte involontaria.
Forse gli autori hanno capito il concetto di arte: quando si estrinseca dalla mente è già deformata dal tempo e dalla ragione, sarà proprio questa la sua bellezza?
Volti appassiti dal sole e dal vento, non è vero che solo l’essere umano fa i conti con il tempo, il tempo lo respiriamo, lo mangiamo e con esso nelle stesse onde vibranti, noi mutiamo.
Il Macrogeometra old