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Giulia Sabella

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E forse rido troppo

La sciarpa grigia, quella con i fiori rosa, che le abbiamo regalato per il suo compleanno. E poi la borsa viola, di pelle. Cappotto no, non ce l’aveva, fa troppo caldo. O forse sì? Papà non se lo ricorda. Torno a casa e controllo dentro l’armadio?

Quando ripenso a lei

Quando ripenso a lei, la vedo sul bagnasciuga, in quel torrido pomeriggio di agosto su una spiaggia marchigiana. Vedo i riccioli neri, leggermente increspati dalla salsedine che sbucano dal cappello incorniciandole il viso tondo, le labbra piccole, a forma di cuore, leggermente imbronciate che ricordano quelle delle dive degli anni Cinquanta, e poi gli occhiali da sole dalla montatura rossa, un po’ troppo grandi per lei.

Melma

Mi resi conto che c’era qualcosa di strano quando abbracciai mia madre. Ero distesa sul letto, ancora stordita dall’anestesia. Una flebo pendeva dal mio braccio sinistro, e sentivo la canula che pigiava dentro la carne.

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