
Ricordati di me
Sono solo le cinque di un pomeriggio d’estate ma il cielo è talmente nero da far pensare che sia notte, notte inoltrata. Il vento soffia con una forza tale da spingere i rami degli alberi a piegarsi alla sua volontà mentre la pioggia cade con irruenza e ogni goccia batte sul vetro con violenza quasi a voler sembrare che anch’esse vogliano entrare qui dentro, come se volessero fuggire da ciò che sta accadendo lì fuori.