
Recensione Moonlight
Si dice che non l’abbia meritato. No, Moonlight proprio no. Il Premio Oscar 2017 come miglior film doveva andare a qualcun altro.
Si dice che non l’abbia meritato. No, Moonlight proprio no. Il Premio Oscar 2017 come miglior film doveva andare a qualcun altro.
Compose il numero sulla tastiera. Nove … Sei … Sette … Quat …
Sul 4 il dito ebbe un’indecisione. Un fremito che ne bloccò la pressione sul pulsante.
Un torrente di feci si mise a scorrergli nello stomaco.
Scrivo per due ragioni soltanto: 1) prender sonno la notte; 2) fronteggiare la nausea del risveglio. Un sabato mattina mi metteranno nello scaffale dei Classici della Feltrinelli. Ci andrò in…
Non ci sei. Ti ho cercato in camera questa notte, ma non ci sei. La TV è accesa, c’è una partita di Coppa, è una replica. Bianchi contro Rossi. Poso il cellulare sul comodino e mi stendo sul fianco. Il letto è sfatto e il lenzuolo si inerpica tra le ginocchia.
Di mattina ogni cosa è faticosa, anche pulirsi la bocca. La donna era in piedi davanti al lavello, strofinava tra le gengive il suo spazzolino a setole dure e intanto scrutava la finestrella del bagno. Di fuori c’erano delle tracce di brina che scivolavano giù per il vetro.
ha pubblicato con Einaudi, Rizzoli e Sellerio
con La Dragunera, Il Saggiatore (2020)
con L’ironia delle scelte obbligate, Il ciliegio (2020)
con Radio tenebre, Il seme bianco (2020)
con Donna Francesca Savasta, intesa Ciccina, Astoria (2020)
con Ma non il vizio, La Caravella (2020)