Oggi invece i nostri applausi sono per un’altra allieva della Scuola di scrittura Omero che ce l’ha fatta: Alessandra Delle Fratte, con il suo bel romanzo Il Sigillatore, edito da Giulio Perrone Editore.
Come non sentirsi felici? 

DESCRIZIONE
La trasgressione seduce i sensi. Trascina in giochi di complicità. Talvolta suggella l’ultimo momento di vita di una persona.
Un macabro omicidio scuote gli ambienti sadomaso della capitale: il colpevole è un serial killer tornato dal passato per sedare il proprio bisogno di uccidere. La sua giustizia è insindacabile, personale. L’unica traccia che si possiede di lui è una firma inconfondibile: dei sigilli di ceralacca sulle vittime designate. Persone che dominano o si lasciano dominare.
Spetterà alla procuratrice Ginevra Grimaldi e al medico legale Max De Luca indagare sull’efferatezza di quei fatti; proprio lì dove bene e male, equilibrio e follia si mescolano e si ribaltano, rispecchiandosi gli uni negli altri, in una corsa contro il tempo per salvare da un destino segnato la vittima prescelta.
Nella scrittura di questo noir Alessandra Delle Fratte è tagliente e scrupolosa, proprio come l’assassino che descrive. Un romanzo capace di sostenere una vera ipnosi narrativa, in cui il tentativo di fare giustizia si scontra con un tempo che scorre, inesorabilmente, in direzione opposta.