Il tagliacarte

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Come la curiosità, il tagliacarte si muove per stimolo altrui. Appuntito, affilato, fendente, pericoloso, è sensibile al ‘sapere e far sapere’. Il tagliacarte è comunicazione tra un ricevente, ordinato e metodico, e un mittente di cui sappiamo di meno finché non abbiamo aperto e letto. E quello che ha – manico e lama – è solo funzionale…

Come la curiosità, il tagliacarte si muove per stimolo altrui. Appuntito, affilato, fendente, pericoloso, è sensibile al ‘sapere e far sapere’.
Il tagliacarte è comunicazione tra un ricevente, ordinato e metodico, e un mittente di cui sappiamo di meno finché non abbiamo aperto e letto.
E quello che ha – manico e lama – è solo funzionale. Il manico e la lama sono manico e lama (di un tagliacarte), la varietà delle loro espressioni, invece, un vezzo dello status sociale del proprietario. Che il manico sia incastonato di pietre preziose e sbrilluccichi come le insegne notturne di una metropoli oppure nero notte con profumi di legno allisciato dai monsoni, nulla modifica al gesto di fiducia che, in plastica, il manico offre alla manina che lo utilizza durante le ore di intervallo creativo nelle scuole materne. La lama, di spanna in spanna, di filo in filo, di forma in forma sempre con una punta termina, un afflato, un culmine, un acuto. E anche se si profila con una parabola, morbida e gentile, la lama comunque sempre definisce sé stessa, interrompendosi ancora proiettata verso l’esterno.
Il tagliacarte ha una vita privilegiata di brevi e puntuali impegni, appaganti perché intensi e coronati da successi immediati. Un cavalierato, il suo mestiere.
Ha una predilezione per le aperture a fessura, le scollature stirate e le fenditure senza pelucchi, in altri termini, si vezzeggia con la precisione. Si gode del lusso del tempo che anticipa risparmiandolo.
Cavaliere corazzato che non si piega in sella, stalattite dei ghiacciai che non si scioglie al sole, moccolo dietro l’altare che si accende alle preghiere, il tagliacarte si oppone ai nemici, resiste alle intemperie e si offre alle debolezze. La felicità è una buona nuova.
Sopravvissuto alla morte via internet grazie al commercio via internet e perciò devoto a pacchi, pacchetti, buste cartonate, piuttosto che a lettere e biglietti di auguri, il tagliacarte non riposa più come la matita e la penna sulla scrivania, ma viene continuamente ricercato tra l’ingresso e la cucina, dove ha imparato a conoscere la differenza tra sé stesso e un coltello – l’unica sua curiosità personale.

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