Illusionismo e parola

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Scrivere è roba da illusionisti. Metti un aggettivo al posto giusto lungo una sequenza di parole ed ecco che l’acqua salata e fredda del bagnasciuga ti spinge a ritrarti indietro, con la spina dorsale...

Scrivere è roba da illusionisti. Metti un aggettivo al posto giusto lungo una sequenza di parole ed ecco che l’acqua salata e fredda del bagnasciuga ti spinge a ritrarti indietro, con la spina dorsale puntellata da innumerevoli scariche elettriche provenienti da ogni dove. Poi alzi lo sguardo verso il cielo giallo e il suo abbaglio si deposita sulla tua pelle. Respiri. L’odore di mare, di barche e di remi ti riporta a tanti anni fa e a quell’acqua inghiottita che ti faceva tossire. Stai tossendo anche adesso, fermati un attimo: fa’ attenzione all’onda di traffico proveniente da destra.

 

Questa settimana i nostri allievi approdano sulle proprie isole…

Di notte, nel letto, Tullia e Armando assumono la posizione a cucchiaio, l’abbraccio da dietro di Tullia circonda la vita di Armando, le ginocchia penetrano nell’incavo delle sue gambe raccolte. I due corpi, di fianco, uno impilato all’altro, big spoon e little spoon, si fondono uno con l’altro, ma basta che la mano di lei si ponga a conchiglia sul sesso di lui perché i corpi si sciolgano e cominci la danza a corpo libero dei cinque ritmi: Fluire, Staccato, Caos, Libero e Quiete… Maria Cristina Angeleri

Avevi detto che non ci saresti andata a letto stasera. Bugiarda. Avevi deciso di farlo aspettare, di aumentare le aspettative fino al punto giusto e renderti irresistibile. Eppure, una domanda nasce spontanea: se non avevi intenzione di farlo, perché ti sei depilata?… Sarah Stikans

Adesso ci sono i pappagalli a Primavalle, e non è uno slang per un nuovo tipo di droga. Ci sono proprio i pappagalli a Primavalle. Sono colorati e cinguettano spensierati come se quella fosse la loro casa da sempre. Non so per quale motivo ma quando ho visto un piccolo stormo di pappagalli arancioni sorvolare il commissariato… Michelangelo Marzouki

C’era una donna in cima alla scogliera. Indossava un vestitino corto che le ondeggiava leggero intorno alle gambe, spinto dal vento che a momenti sembrava abbracciarle per poi liberarle di nuovo, e si gonfiava spumeggiando verso l’alto, come una piccola medusa in mare aperto. Era ferma, lo sguardo rivolto al mare… Franca Paolini

Sì, sentivo fastidio, con rispetto ma fastidio. Anche se ciò che mi infastidiva di più era il non riuscire a indovinare come si sarebbe palesato. Il motivo per il quale sarebbe arrivato ora diveniva sfocato in confronto al come. Volendolo trattare con tutto il rispetto speravo non sarebbe apparso facendosi precedere da colpi sordi nell’altra stanza, come accade soprattutto in TV… Lorenza Savi

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