I personaggi e noi

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I personaggi ci portano a spasso lungo vie che non conoscevamo. Si muovono tra oggetti e cose che non abbiamo mai avuto. Sono rivoluzionari: saltano sulla nostra scrivania ben ordinata creando confusione; buttano fogli e agende sul pavimento e si sdraiano al centro accanto a una penna, guardandola con occhi innamorati.

I personaggi ci portano a spasso lungo vie che non conoscevamo. Si muovono tra oggetti e cose che non abbiamo mai avuto. Sono rivoluzionari: saltano sulla nostra scrivania ben ordinata creando confusione; buttano fogli e agende sul pavimento e si sdraiano al centro accanto a una penna, guardandola con occhi innamorati. Sono dispettosi i personaggi, e sostituiscono i loro vestiti con i nostri in lavatrice, obbligandoci anche a stenderli (da dove salta fuori questo cappello?). Ogni tanto ci guardano sornioni e quando proviamo a dire la nostra sul loro conto la penna innamorata cancella tutto. Sembrerebbe dire: «Sai quanto mi interessa ciò che pensi tu? Scrivi del mio amato, piuttosto. E fallo subito!».
Eh sì, i personaggi ci sconvolgono l’esistenza e noi li lasciamo fare, anche quando sono odiosi. Perché sono autentici. Perché dicono sempre la verità, anche se fa male. E perché ci palesano, senza troppi giri di parole, ai nostri stessi occhi.

 

Questa settimana i nostri allievi si lasciano guidare dai protagonisti delle loro storie…

Avete presente quando qualcuno vi taglia la strada nel traffico e vi viene una gran voglia di scendere al prossimo semaforo, tirarlo fuori dal finestrino con le vostre mani e spaccargli la testa? Ecco, a me succede spesso, ma una volta al semaforo resto puntualmente seduto in macchina… Daniele Rutigliano, dopo una dura giornata di lavoro, è pronto a indossare la sua maschera da Uomo Tigre.

Saranno più o meno le 7.45. Io, già sveglio da almeno due ore, sento Tea agitarsi nel letto, accanto a me. Rimango immobile, di spalle. Disteso sul fianco sinistro, sudaticcio, sbavato. Spiaccicato. La guancia è un tutt’uno col cuscino. Nella stessa posizione da ieri sera. Da quando mia figlia, puntuale come al solito, si è presentata alle 21 per mettermi a letto… Alessandra Lalicata, si muove minuziosamente tra le intercapedini di un corpo molto distante dall’anima che lo abita.

Milo alza il pollice davanti agli occhi per prendere la mira, traccia una rotta e raggiunge la stella. Passa davanti a tre con l’indice e ne circonda altre due. Pizzica un puntino più opaco degli altri, soffia su quattro stelle e ruota attorno a un’altra. Raggiunge una nebulosa: ci gira attorno, ci entra, poi si sospinge fino ai confini. Qualche volta perde la strada e ripensa a suo papà che gli dice sempre di stare attento a non perdersi… Alice Frisinghelli con le dita muove il cosmo che detiene lo scorrere del tempo.

Forse dovevi esserci quel pomeriggio. Forse potevi chiamarla. Forse dovevi essere più gentile, parlarle. Avresti potuto raccontare quello che sentivi. Che senti, ancora. Forse… Francesco De Santis scava un sentimento amoroso fino a renderlo marmoreo.

Quando mi raccontarono l’incredibile storia dell’uomo che perdeva parti del proprio corpo pensavo fosse solo una leggenda, una di quelle ideate apposta per spaventare e inorridire, alla stregua delle inverosimili storielle dell’orrore che ci si racconta davanti ai falò di notte. Ma i miei dubbi svanirono presto, perché la storia era vera… Giulia Vassena dà vita a una storia tanto fantastica quanto reale e carica di significato.

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