La sostanza dei silenzi

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Ci sono silenzi che vanno indagati. Sono silenzi rapsodici che tutto inglobano fuorché il nulla. Sono i silenzi "apparenti" dei narratori, silenzi carichi di sostanza in attesa di una chiave di volta per eruttare.

Ci sono silenzi che vanno indagati. Sono silenzi rapsodici che tutto inglobano fuorché il nulla. Sono i silenzi apparenti dei narratori, silenzi carichi di sostanza in attesa di una chiave di volta per eruttare. Sono silenzi dinamici. Silenzi impossibili da ignorare. Silenzi tangibili. Sono quei silenzi che divorano e macinano ogni cosa: travolgenti, come la verità.

 

Questa settimana i nostri allievi urlano tra una consonante e una vocale…

Quasi ogni giorno realizzo tranelli e insidie per mettere in difficoltà Bruna. Non ce la faccio proprio a smettere. Forse dovrei vergognarmi, forse dovrei almeno pentirmi dopo averlo fatto, invece ci ripenso divertito e soddisfatto. In fondo mi spetta dopo tutto quello che ho subito e sto subendo… Rossana Carta saltella tra una confessione diaristica e l’altra erigendo un’ironica e sentita commedia sentimentale.

So che mi sta riempiendo di bugie. Lo so per certo. Adesso ricomincerà a sciorinare le solite storie, ma non ci casco più. Non adesso. Ancora con la storia del lavoro che mi stressa, sembra un disco rotto. Sì, la storia del brevetto mi sta prendendo un sacco di tempo ma non mi ha resa mica cieca… Giulia Vassena si immerge nella mente di una donna tanto innamorata da far venire i “brividi”.

Ora capisco cosa vuol dire l’espressione mi si sono spalancate le porte dell’inferno. Ora lo so sul serio perché non lo sai mai veramente davvero com’è finché non lo provi. Come quando dicono avere le ali ai piedi, io l’ho capito quando quella volta che inseguita da una muta di cani ho cominciato a correre e sì che avevo l’impressione di avere le ali ai piedi… Valeria Pansini si lancia in un rabbioso e folgorante – quanto puntuale – flusso di coscienza.

Le mie cocche sono al fresco sul prato mentre io crepo dal caldo su ‘sto treno il dottore dice che devo cambiare aria ambiente svagarmi non stare tutto il giorno con le galline dice che è una fissazione mi ha messo paura finisco in manicomio come mio cugino sandro però lui vedeva cani con la testa di gallina i manicomi li hanno chiusi io mica vedo cose strane su questo treno crepo asfissiato mi sa che si è rotta l’aria condizionata ‘sta signora mi guarda… Nora Babudri si lascia andare a un delirio mentale che sa di pura sanità incompresa.

Ce l’avevo scritto sull’agenda l’indirizzo, ma non lo trovo. Eppure, sotto la D Diego non c’è, sotto la B Borghi non c’è, eppure… forse nel file di un hard disc esterno?  Per complicarmi la vita sono un mago, dove sta il file Agenda nel disco C, D o E? Ah Diego, già altre volte ho rinunciato a scriverti… Dino Bacchiocchi scrive una lettera toccante e verace a un amico che forse da qualche parte ascolterà.

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