• scuola@omero.it
  • +39 0658331402
  • +39 3494695283
Menu
  • scuola@omero.it
  • +39 0658331402
  • +39 3494695283
Facebook-f
Instagram
Twitter
  • chi siamo
  • contatti
  • faq
  • newsletter
Menu
  • chi siamo
  • contatti
  • faq
  • newsletter
  • corsi
    • Narrativa
    • Editoria
    • Autobiografia
    • Signore in giallo
    • Poesia
    • Scrittura Strategica
    • Scrivere Serie TV
    • Scrivere Dialoghi
    • Full Immersion
    • Il catalogo di Omero per le scuole
  • libri
    • scrittura creativa
    • fantareale
    • cinema
    • lezioni d’autore
  • MagO’
    • gli editoriali di Omero
    • i racconti di Omero
    • video
    • foto
    • archivio
  • eventi
Menu
  • corsi
    • Narrativa
    • Editoria
    • Autobiografia
    • Signore in giallo
    • Poesia
    • Scrittura Strategica
    • Scrivere Serie TV
    • Scrivere Dialoghi
    • Full Immersion
    • Il catalogo di Omero per le scuole
  • libri
    • scrittura creativa
    • fantareale
    • cinema
    • lezioni d’autore
  • MagO’
    • gli editoriali di Omero
    • i racconti di Omero
    • video
    • foto
    • archivio
  • eventi
€0,00 Carrello
Menu
Search

Altri risultati...

Generic filters
  • Contatti
  • Chi siamo
Menu
  • Contatti
  • Chi siamo
Facebook-f
Instagram
Twitter
  • corsi
    • Narrativa
    • Editoria
    • Autobiografia
    • Signore in giallo
    • Poesia
    • Scrittura Strategica
    • Scrivere Serie TV
    • Scrivere Dialoghi
    • Full Immersion
    • Il catalogo di Omero per le scuole
  • libri
    • scrittura creativa
    • fantareale
    • cinema
    • lezioni d’autore
  • MagO’
    • gli editoriali di Omero
    • i racconti di Omero
    • video
    • foto
    • archivio
  • eventi
Menu
  • corsi
    • Narrativa
    • Editoria
    • Autobiografia
    • Signore in giallo
    • Poesia
    • Scrittura Strategica
    • Scrivere Serie TV
    • Scrivere Dialoghi
    • Full Immersion
    • Il catalogo di Omero per le scuole
  • libri
    • scrittura creativa
    • fantareale
    • cinema
    • lezioni d’autore
  • MagO’
    • gli editoriali di Omero
    • i racconti di Omero
    • video
    • foto
    • archivio
  • eventi
Menu
€0,00 Carrello
Search

Altri risultati...

Generic filters
Condividi su facebook
Condividi su twitter

Ascoltami

di

Claudia Landolfi

Data

  • 17.06.20
Illustrazione di Agrin Amedì
Silenzio. Fate silenzio, per favore. Già la postazione non è delle migliori, se poi continuate a sospirare questa nenia di fondo davvero non si riesce a capire un bel niente.

Silenzio. Fate silenzio, per favore. Già la postazione non è delle migliori, se poi continuate a sospirare questa nenia di fondo davvero non si riesce a capire un bel niente. Vorrei proprio sapere a chi è venuto in mente di organizzare questa bella parata. Insomma, c’era proprio bisogno di montare tutto questo teatro? Devo dire che non manca proprio niente. Abbiamo una chiesa gremita, tappeti di fiori a straripare e una sfilza di facce dimesse. Lo so gente, non siate tristi, tanto prima o poi tocca a tutti. Anche a voi. Comunque bravi, bravi, davvero toccante, e complimenti anche per la scelta dei fiori. Rose rosse! Ok che è un funerale, ma un colore meno cupo e asfissiante? Oh bene, ecco che riattacca l’organo in pompa magna. Non fraintendetemi, è un bello strumento, ma sinceramente tutto questo troppo mi sta squagliando. Non potremmo sfrondare qua e là qualche passaggio magari? Padre, la prego, sul sermone tagli corto. Dico, non vorrà farmi la predica proprio oggi? Dio questa sì che è una penitenza. Scusate, scusate se interrompo ma, signori cari, a malapena riconosco la metà delle vostre facce. Andiamo, sono più di quindici anni che mi sono trasferita in città e vi assicuro che se sono scappata da Bisenti un motivo c’era. Sono certa che la maggior parte di voi neanche si ricorda la mia faccia. Dai, beccati! Sentite, io capisco che in un piccolo centro come questo un funerale – peraltro inaspettato – sia un grande evento, ma esistono tanti modi diversi di occupare la domenica mattina. Tu, per esempio, tu in terza fila, neanche mi ricordo come cazzo ti chiami, ma si vede lontano un miglio che c’hai due gigantesche occhiaie sotto gli occhi. C’hai il sonno che ti si strappa dalla faccia, avresti fatto meglio a rimanertene sotto le coperte. E bene sì, a volte dormire è un ottimo modo per impiegare il proprio tempo. Perdonatemi dunque la scortesia, ma se poteste evaporare tutti quanti ve ne sarei infinitamente grata. E ora, se non vi dispiace, questi ultimi minuti me li gioco a modo mio. 

Mamma. Mamma, prova ad ascoltarmi, almeno oggi, almeno ora. Te ne stai lì a qualche metro di distanza e non ti ho mai vista guardare in questa direzione. È da quando sei entrata che fissi il pavimento e mi dispiace, perché sembri molto più sola di me che son chiusa qui dentro. Mi spieghi che cosa hai combinato? È dalla morte di papà che non ti vedo in una chiesa, e io so bene che se non fosse stato per le zie avresti fatto in tutt’altro modo. Quindi, che ci facciamo qui? Lo sai che ho sempre odiato le cerimonie, di qualsiasi tipo. Perfino il compleanno per me è sempre stato un incubo. Ti ricordi la mia festa degli undici anni? Quella in cui avevate chiamato anche un tizio vestito da pagliaccio a intrattenere la piccola orda ribelle. Ricordi cosa accadde proprio nel momento clou, al taglio della torta? Io non c’ero, me l’ero squagliata, data a gambe, via. Mi cercaste ovunque per due ore. Quello sì che fu un bel finale a sorpresa. Quando mi avete ritrovato su in collina non sapevi se essere arrabbiata o disperata. Sì, lo so, non fu una cosa carina e a prevalere fu senz’altro la disperazione. Non smettevi di stringermi al petto. Guarda, quasi ci rimanevo soffocata. Non te l’ho mai detto, ma quando ti ho visto arrivare sbracciando trafelata verso di me pensavo ti saresti infuriata. Rimasi due giorni sotto shock senza dire una parola, ma non fu per spavento. Insomma, mica mi ero persa, no. No, io me ne ero proprio andata, ma fu terribile rendersi conto di quanto io potessi farti male. Fu davvero una scoperta orribile. Per me fu solo un capriccio, una maniera alternativa di stabilire la mia volontà. Per te probabilmente furono dieci anni in meno di vita. Ecco mamma, sappi che io non volevo ferirti. Comunque da lì ho capito che non avrei mai avuto dei figli. Dico, mica volevo morire di crepacuore io! Invece, poi, il cuore crepato l’ho lasciato a te. A ogni modo devo ammettere che ha funzionato, non si è più parlato di compleanni dopo quell’anno. Voglio dire, tu lo sai, mi conosci, queste occasioni dove ci si dovrebbe sentire in qualche modo speciali perché tutti devono stare concentrati su di te io non le ho mai sopportate. Anzi, proprio questo stare al centro dell’attenzione in maniera così forzata mi ha sempre provocato un mix tra fastidio e ansia. Onestamente mi è sempre parsa una fatica sprecata da parte di tutti. Mi spieghi una cosa? Ma dovevamo per forza tornare qui al paese per salutarci? Di la verità, ti sei lasciata mettere in mezzo un’altra volta, vero? Dai, tutto questo bordello non è opera tua, sono strasicura che sono state le sorelle di papà a organizzare tutto. Guarda, se potessi ti urlerei in faccia ancora una volta, ma già che è l’ultima occasione proverò a essere un po’ meno stronza del solito. Certo, come ti sei conciata, con quella palandrana nera, lo sai che proprio non ti si addice. Ok, beccata, non mi è facile non fare la stronza. È che io ti conosco, ti si vede lontano un miglio che non sei a tuo agio lì striminzita tra una schiera di parenti ingombranti. Guarda la zia Clelia, ti sta talmente addosso da toglierti la visuale. Certo, tanta com’è! Ma alla fine tu tieni gli occhi stretti mamma e forse neanche le vedi tutta questa gente, vero? Continui a tenere il volto abbassato sulle tue mani legate e chissà quant’è il peso che portano quelle mani strette. Ma come fai? Come fai a non arrabbiarti mai? Davvero, io non capisco. Pure quando sono scappata dalla mia festa potevi darmi una cinquina, no! Cavolo se me la sarei meritata. Mamma… Mamma, io ora vorrei urlare per te, ma forse tu neanche ne hai bisogno. Tu vuoi solo esser triste a modo tuo, in maniera silenziosa. A ogni modo ci tenevo a dirti – caso mai non fosse ancora chiaro – che di tutta la ciurma qui davanti tu sei l’unica che avrei voluto salutare; te e Fred, ovviamente. Infatti perché cavolo non hai portato il mio cane! No mamma, scusa, è che sei stata sempre troppo gentile per mandarci tutti a cagare; concretamente sei la sola che mi abbia mai veramente sopportata, forse anche perché sei la sola con cui mi sia resa autenticamente insopportabile. Quindi ti prego, fammi un grande favore, quando qui sarà finito tutto il circo passami a trovare, che ho proprio una gran voglia di rimanere sola in silenzio accanto a te. E mi raccomando, porta anche Fred, vedrai che lui sarà un fedele compagno.

Ultime
Pubblicazioni

I racconti di Omero

Una pedalata

20 Gennaio 2021
I racconti di Omero

Come un loop

20 Gennaio 2021
I racconti di Omero

Dentro di te

20 Gennaio 2021
I racconti di Omero

Ultimo tramonto

20 Gennaio 2021
I racconti di Omero

Vibrazione

20 Gennaio 2021
I racconti di Omero

Lascito

13 Gennaio 2021

Sfoglia
MagO'

Gli Editoriali di Omero
Leggi...
I Racconti di Omero
Leggi...
Foto
Guarda le immagini
Video
Guarda i Video
Archivio
Leggi...
Precedente
Successivo
Allievi di successo
Gianrico Carofiglio

ha pubblicato con Einaudi, Rizzoli e Sellerio

Linda Barbarino

con La Dragunera, Il Saggiatore (2020)

Alessio Buscioni

con L’ironia delle scelte obbligate, Il ciliegio (2020)

Maurizio P. De Rosa

con Radio tenebre, Il seme bianco (2020)

Laura Lanza

con Donna Francesca Savasta, intesa Ciccina, Astoria (2020)

Nino Mucedda

con Ma non il vizio, La Caravella (2020)

Ultime da Omero

Allievi omerici in via di pubblicazione

22 Novembre 2020

Laboratori in partenza

28 Luglio 2020

Allievi di successo

27 Luglio 2020

Continuano le pubblicazioni dei nostri allievi…

24 Luglio 2020

I libri nel catalogo Omero

28 Giugno 2020

Allievi vincitori

25 Giugno 2020
Restiamo in contatto
Abbonati alla nostra bellissima newsletter settimanale che ti aggiorna sui corsi, sui libri e tutti gli eventi a cui partecipiamo.

Home  Privacy Policy  Cookie Policy  Termini e Condizioni  Credits
Omero srl redazione e aule: Via Fonteiana 102, Monteverde, Roma 00152
P.I. 06823371007 T. +39 0658331402 M. +39 3494695283 scuola@omero.it
Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Cliccando sul pulsante Accetto, l'utente accetta l'utilizzo di tutti i cookie. Per maggiori informazioni, anche in merito alla disattivazione, è possibile consultare l'informativa cookie completa. Maggiori informazioni.