Ecco, le luci si spengono. Un ultimo respiro profondo. Si entra. Un passo. Un altro passo. Salta. Una giravolta. Salta. Il ritmo prende piede. Il corpo si tende, si scioglie; vibrazione pura di aria e di legno. Alterazione del vuoto. Danza sulle punte: il corpo è un soffio nell’aria. Ancora, salta! Braccia tese, spina dorsale modulata. Salta. Le luci. Il buio. E uno scroscio d’applausi.
In vista del “Ballo delle debuttanti” di questo sabato, l’evento più atteso della Scuola Omero, i nostri allievi aprono le danze con un giro di valzer tra le parole…
C’è un bambino. C’è una maschera. E c’è un sorriso da preservare. Marcello Aleandri dà vita a un costume senza tempo.
Cucinare non significa solo leggere una ricetta, ma viverla con tutti quanti i sensi.Loredana Di Leginio accende fuoco e profumi sotto ai nostri occhi.
Tirare un calcio a un pallone su un campetto improvvisato sopra un corso d’acqua asciutto non è come tirarlo su un campo che permarrà. Fausto Tarsitano prende una rincorsa memorabile.
Stai grattando una schedina, poi qualcosa accade. Gioia? Terrore? Gianlorenzo Stopponi duella con le possibilità.
Un odore è un gesto, una sensazione, un ricordo. Uno stesso odore può uccidere o far rinascere. Claudia Amato allerta le sue narici.