Cercava di scrivere una poesia, ma le parole che stava usando erano così piene di libertà, che puntualmente, appena finiva, queste si staccavano dal foglio e uscivano dalla porta-finestra vicino alla scrivania. Il poeta allora, dopo l’ennesimo tentativo, decise di chiudere l’imposta. Ma non servì a nulla, perché quando riconcluse il componimento e riposò la penna sul tavolo, le parole, di nuovo, si staccarono dalla carta, e insieme, a gran velocità, puntarono dritte verso la finestra, frantumarono il vetro e volarono via. E questa volta provocando anche la tragica morte dello sfortunato scrittore, che alzandosi dalla sedia e inseguendole, nel disperato tentativo di riacciuffarne almeno qualcuna con le mani, si sporse un po’ troppo dalla ringhiera del balcone e precipitò giù, schiantandosi al suolo.