La rinascita

di

Data

Ed a un certo punto precipitò all’inferno, proprio ai piedi di satana. – Ma tu sei un vivo, come sei arrivato qui! – gli chiese subito quest’ultimo. – Come ci sono arrivato?

Ed a un certo punto precipitò all’inferno, proprio ai piedi di satana.
– Ma tu sei un vivo, come sei arrivato qui! – gli chiese subito quest’ultimo.
– Come ci sono arrivato? – ripetè l’uomo, piangendo e restando in ginocchio – Semplice, qualche mese fa ho toccato il fondo. Ho iniziato a bere, e questo mi ha fatto perdere il lavoro, la moglie, mi sono allontanato dagli amici. Ma invece di ritirarmi su, ho continuato a scavare, a scavare, a scavare… ed eccomi qui.
– Capisco, e ora? Vorresti risalire?
– Oh sì! Lo vorrei tanto, vorrei risalire e riscattarmi, dare una svolta alla mia vita, riempirla di successi e soddisfazioni, riconquistare mia moglie, ritrovare i miei amici, riprendermi il lavoro e fare carriera, diventare finalmente un vincente! Lei… può aiutarmi?
A quella domanda, le labbra del diavolo si tesero in un sorriso sottilissimo, sembrava una lama di rasoio.
– Ma certo che posso figliolo – gli disse, carezzandogli la testa – io posso tutto ma… tutto ha un prezzo. Tu sei disposto a paga…?
– Qualunque cosa, qualunque cosa.
Qualche minuto più tardi, l’uomo si apprestava a risalire dal buco dal quale era precipitato, ma lo fece il più velocemente possibile: voleva allontanarsi al più presto dalle urla strazianti della sua anima che bruciava e che gridava il suo nome, e dalle grasse risate del diavolo che si godeva lo spettacolo.

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