Via Francesco Santoro, aeroporto di Fiumicino. Ore 15.10. Sto andando alla lunga sosta taxi quando vedo, sul lato della strada, un collega. Avrà trent’anni, sta fuori dalla macchina e fissa il cielo. Penso possa avere un problema con il motore, così mi fermo.
– Tutto bene? – gli chiedo, senza scendere.
– Tutto bene grazie – fa lui, sorridente e con sguardo rapito – sto guardando gli aerei.
– Gli aerei?
– Sì, mi fa impazzire vederli volare, mi fanno sognare, mi danno un immenso senso di libertà. Quando finisco il turno vengo sempre qui, ‘na mezz’oretta, poi torno a casa.
– Ma quindi abiti da queste parti?
– No, Appia.
– Ah… – mugugno, e poi non aggiungo altro. Lo saluto e riparto, pensando: ma a questo non je conviene annà all’aeroporto de’ Ciampino?