Sosta taxi di piazza dell’Alberone, ore 15.15. Il collega davanti a me, un ragazzo sui venti, scende dall’auto, va verso la targa posteriore, toglie il piccolo stemma adesivo della Lazio attaccato sopra e lo sostituisce con uno della Roma. Poi si volta verso di me e mi fa:
— È da qualche giorno che ho cambiato fede e che me so innamorato della magica! So’ cose che capitano! E so’ contento! Daje!
Lo stemma della Lazio, comunque, non lo butta nel secchio della spazzatura a pochi passi da lui. Ma prima di rientrare nel taxi, lo sistema in una scatolina che mette in tasca. Probabilmente nel caso di un’ulteriore riconversione. Non si sa mai. La forza della fede è imprevedibile.