Via dei Volsci, San Lorenzo. Ore 18.25. Carico una signora. In una mano ha la busta della spesa, che poggia di fianco a lei. Nell’altra uno di quei volantini che si prendono nei supermercati e che indicano le offerte dei prodotti alimentari.
– Stazione Termini – mi fa – dalla parte di via Giolitti.
Per tutta la corsa tiene fissi gli occhi sul volantino, ed è così presa che quando arriviamo neanche se ne accorge. Sono io ad avvisarla. Dopo avermi pagato prende la busta della spesa ed esce, ma lascia il volantino sul sedile.
– Il volantino! – le faccio, tendendoglielo dal finestrino.
La signora mi guarda un istante, poi, sorridendo, dice:
– No no non mi serve più grazie.
Resto di sasso.
– Signora – le dico – questo è un taxi, non una pattumiera!
La signora a quel punto fa qualcosa che ha ancora più dell’incredibile. Il sorriso dalla sua faccia scompare, e contrariata riprende il volantino, se lo accartoccia nella mano e va via.
Resto a guardarla, e dopo qualche metro la vedo bloccarsi davanti ad un cestino attaccato al muro.
– Dai che ce le fai… dai che ce la fai… – sussurro.
Niente. Non ce la fa. Riprende a camminare verso un’altra signora poco distante che la sta chiamando, e dopo qualche passo butta il volantino a terra.