Via Prenestina, altezza Pigneto. Ore 21.30. Mi ferma con la mano un tipo sui trenta. Accosto.
– Che mi porti a Trastevere? – mi fa.
– Sì ma devi buttare quella – gli faccio io, indicandogli la sigaretta che tiene tra le dita.
– Sì sì – fa lui – lo so che è vietato fumare. Ma una bottarella di coca però la posso dare vero?
Lo guardo spiazzato.
– Scherzi?
– No – risponde – con la coca mica provoco danni agli altri, e non ti impuzzonisco neanche il taxi. La coca la tiro io, e il danno lo faccio solo a me.
Senza ribattere, e sospirando, gli chiudo il finestrino in faccia, riparto e lo lascio lì. Faccio un altro paio di corse, e verso le dieci e mezza sono a casa. Mi spoglio, doccia, e poi affondo nel divano davanti alla televisione. Ed è lì, in accappatoio e con il telecomando in mano, davanti a Fazio che presenta il prossimo cantante, che di colpo mi sorprendo a ripensare al tipo della Prenestina, e insieme al suo ricordo, altrettanto sorprendentemente, mi sale alla testa anche il seguente pensiero: però dai…in fondo…tutti i torti non ce l’ha…