Passeggiando tra le strade deserte, qualche goccia di pioggia bagnava il mio viso. O erano lacrime?

Carpe Diem
Lacrime di dolore e di rabbia, intuendo la tragedia che si nasconde a ridosso della porta ancora aperta di una pizzeria piena di macerie,
o dietro un cartello di divieto che ne impedisce l’entrata. Chiudendo gli occhi vedo ancora i giovani del posto che bevono e scherzano di sera …


Lavori in corso
Un cartellone disegnato dai bambini, con la speranza di riavere la loro scuola, e ancora macerie, e tanto silenzio intorno.
Il vuoto. Tutto è rimasto congelato, come in una fiaba triste.



Una trattoria è aperta, e all’interno è piena di gente, si mangia bene e mentre sono lì,
a parte una strana trave di ferro che percorre tutto il soffitto del locale, tutto sembra normale.

Un sogno, una speranza.
Che la mia prossima passeggiata in questa bellissima città, sia bagnata da lacrime di gioia.
