UTRECHT


Bellissima la stazione di Utrecht, collegata direttamente ad una “città” coperta, molto simile ad un immenso centro commerciale. C’è di tutto dentro dai grandi negozi di moda a quelli dei libri, dai cinema ai ristoranti ed alle palestre. Chiaramente nelle città del nord Europa questo è molto diffuso viste le condizioni climatiche invernali.


Una uscita della stazione è collegata direttamente con un mercatino all’aperto, molto simile a quelli del nostro paese, ma chiaramente i prodotti soprattutto gastronomici sono tipici del luogo.

Ci inoltriamo in uno dei corsi storici, la visione è quella di una città meno caotica, ma non per questo deserta e più a misura d’uomo.

Ogni tanto si scorgono botteghe artigianali.


Raggiungendo le prime piazze ci si inoltra nel cuore di Utrecht. Sullo sfondo in uno dei corsi centrali spicca la Domtoren, la torre del Duomo, del 1320 circa ed alta 112 metri, una delle più belle dei Paesi Bassi, d’altronde Utrecht è stata una delle capitali storiche nel periodo cattolico.


Utrecht è una città universitaria, quindi molto giovanile, è bello vedere il contrasto tra l’architettura tardo medioevale ben conservata e la moda e lo stile di vita attuale.


Tipiche le birrerie sempre affollate che offrono centinaia di marchi diversi di birre e i coffe shop che offrono qualcos’altro …

Ad Utrecht come ad Amsterdam è forte la cultura dell’editoria per i bambini ed ogni tanto spuntano librerie solo dedicate a loro, allenandoli così alla lettura per tutta la vita.


La vita sociale è molto presente e molto solidale, ci si può imbattere in dei concerti improvvisati per strada o in case occupate dagli squatters.


Non manca il lato artistico bizzarro, come in questa arzigogolata scultura – fontana posta appena fuori il centro storico della città.

Chiudiamo il tour olandese proponendo l’immagine di un manichino incinta in un negozio premaman, per invogliare noi tutti al cambiamento della società ed allo stile di vita come speranza per le nuove generazioni, come si dice: per un mondo migliore.
Al prossimo viaggio…