La “notizia” è che da Omero, in qualità di laboratorio di scritture, nasce una nuova rivista, un magazine on line con cadenza settimanale. La “notizia” è che la rivista è curata da ragazze che hanno frequentato o seguono attualmente i corsi di giornalismo, le quali hanno voluto dare una continuità al percorso di apprendimento delle basi di un mestiere, mettendosi in gioco proprio con una produzione sul web. Gioco pericoloso, perché gli articoli sono firmati, e dunque potenziali ostaggi di ogni critica, giusta o gratuita non importa.
Il gruppo che ha formato la redazione (Angelica Berardinelli, Ilenia Capilongo Broussard, Chiara Valentini, Angela Manno, Giulia Pascucci ed il webmaster Gianluca Tamagnini) ha inteso accettare il rischio, pur di proporre temi d’attualità ed interviste, semplici filmati o servizi in video, dal punto di vista femminile: ecco perché il nome dato al magazine che sgombra il campo da ogni dubbio su chi ha sudato e suderà su ogni articolo: Donna Reporter.
Le redattrici tengono a precisare che non si sognano neppure di “fare la concorrenza” ai giornali on line dei grandi gruppi editoriali, tanto meno alle “firme” dei magazine dedicati al pubblico “rosa”, o le giornaliste delle televisioni note al pubblico. Niente di tutto questo, perché le ragazze di Donna Reporter hanno i piedi ben piantati per terra: mancano di esperienza, questo lo sanno. E’ altrettanto vero però che i giornali on line dei gruppi editoriali più forti ormai, sotto ogni articolo, propongono al lettore di “dire la sua”; Bild, che in Germania costituisce uno dei poli dell’editoria, ha persino regalato ai propri sostenitori delle fotocamere, invitandoli a spedire materiale, il più disparato ed originale, o semplicemente, la testimonianza di un accadimento.
E poi, è incontestabile che spesso gli eventi sono ormai registrati da chi ha in mano un telefono cellulare dotato di telecamera; in uno scenario così frastagliato, le ragazze che hanno frequentato il corso di giornalismo di Omero hanno ritenuto di voler afferrare una possibilità per regalare, a chi volesse leggere i loro articoli o guardare le loro produzioni video, argomenti trattati con una sensibilità diversa. Non giusta, non corretta o scorretta, non inattaccabile: solo, diversa.
In Donna Reporter oltre agli articoli del corpo redazionale si trovano rubriche eterogenee: dalle dis…avventure di Gino Falorni, tassista romano, ai pareri legali dell’avvocato Mariangela Condello; oppure i libri recensiti da Cinzia Zerbini, le cronache dai Paesi dell’Est di Monica Farinelli, le esperienze di una giovane attrice e regista alle prese con il mondo del teatro nei sottoscala della Capitale, raccontate da Ludovica Valeri. Di esperimento si tratta: ci sarà tanto da fare e da correggere, tanto da gioire e spesso da arrabbiarsi e – perché no? – da litigare. Tutto questo, assicurano le redattrici, basato su un concetto di base: onestà intellettuale. Di questi tempi, si converrà, non è roba da poco.