Elfi, nani e draghi

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Elfi, nani e draghi a spasso per le acciottolate vie di Suvereto. Con loro ci sono gli sbandieratori e nella piazzetta davanti al comune un gruppo che propone musiche...

Elfi, nani e draghi a spasso per le acciottolate vie di Suvereto. Con loro ci sono gli sbandieratori e nella piazzetta davanti al comune un gruppo che propone musiche medievali. È lo scenario della XLIII Sagra del cinghiale all’interno della quale si svolge anche la prima edizione della Festa dell’elfo. Tante famiglie toscane sfidano il freddo di questi giorni per partecipare alla festa ed alle tante iniziative rivolte a grandi e piccini. Spettacoli di artisti di strada, illusionisti, maghi e perfino una conferenza di dragologia, incantano il pubblico. In cima al paese, nella Rocca Aldobrandesca, risalente al XII secolo, i bambini ascoltano affascinati le fiabe accompagnate dal magico suono dell’arpa celtica. Un folto gruppetto di bimbi guarda, non senza un filo di preoccupazione, una simulazione di duello tra guerrieri armati di spade e grandi asce il cui clangore riecheggia per tutto il paese. Suvereto, di cui si hanno le prime notizie già nel 900 d.c., inserito tra i borghi più belli d’Italia, è il palco ideale per la manifestazione, con le sue alte mura di cinta e le grandi porte nord e sud tempestate di merli guelfi. Non mancano i banchetti che vendono il vino del territorio e naturalmente cinghiale, tanto cinghiale. In umido, con la polenta, alla brace o nelle tipiche zonzelle (pasta di pane fritta). Tutto scorre piacevolmente ed il tempo, per un attimo, sembra davvero essersi fermato a 1000 anni fa. Doloroso sarà solo il momento in cui uscendo dalla porta sud, invece di imbattermi in un carretto trainato da cavalli o in una colonna di crociati, devo scartare un pullman carico di turisti olandesi che per poco non mi investe.

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