La Fiction: “Pantere” alla riscossa: Cougar Town

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Cosa succede quando una donna quarantenne, sposata, con un figlio si trova ad un certo punto sola, abbandonata e senza punti di riferimento?

Cosa succede quando una donna quarantenne, sposata, con un figlio si trova ad un certo punto sola, abbandonata e senza punti di riferimento? Può perdersi e cadere in depressione oppure riprendere la vita in mano e decidere pienamente (e disperatamente) di vivere la propria età. Ed è quello che accade a Jules Cobb, interpretata da Courtney Cox, protagonista della nuova comedy dell’ABC “Cougar Town”. Dopo essersi separata dai suoi “Friends” e aver interpretato il ruolo drammatico e gelido di Lucy Spiller nello sfortunato “Dirt”, Courtney Cox ritorna alla commedia in un ruolo sexy, provocante, ironico, un po’ svaporato in cui si esprime anche tutta la sua sensualità e riesce a centrare l’obiettivo, tanto da aver ottenuto una nomination ai Golden Globes.

La serie, creata da Bill Lawrence e Kevin Biegel, è prodotta da Coquette Productions, in collaborazione con ABC Studios. Le riprese si svolgono nei Culver Studios di Culver City, California. La messa in onda dell’episodio pilota ha raggiunto 11,28 milioni di telespettatori. Il titolo della serie prende origine dalle cosiddette Cougar (Puma); dalle donne, che superati i quarant’anni, continuano a frequentare ragazzi molto più giovani, sui vent’anni circa, proponendosi come donne forti e perfettamente in controllo delle loro vite. Un vero e proprio stile di vita, simbolo di libertà e indipendenza.

Jules, appunto, è una splendida quarantenne che si trova nuovamente single dopo aver passato la maggior parte della sua vita accanto al marito Bobby (Brian Van Holt, S.W.A.T.) ed al figlio Travis (Dan Byrd, Cinderella Story), con il quale tuttora vive. E così decide che la dieta non basta, che all’alcol non si può dire di no. Ma soprattutto bisogna rimettersi in gioco, recuperare tutto il tempo perduto accettando gli inviti di uomini più giovani e frequentando locali di tendenza. Nella sua ricerca, s’imbatterà così in personaggi singolari, ma anche in possibili nuovi amori, da cui stava cercando di stare alla larga.

A sostenere il suo nuovo stile di vita troviamo la collega Laurie Keller (Busy Philipps), giovane e disinibita frequentatrice della vita notturna che la incoraggia a uscire e divertirsi. Nel cast anche Christa Miller (Scrubs, CSI:Miami), migliore amica di Jules che ci diverte con tutti i luoghi comuni sul matrimonio e gli “effetti collaterali” di una lunga vita insieme e Josh Hopkins (Private Practice) il bel vicino di casa, divorziato anche lui, che non ha trovato alcuna difficoltà a rivestire di nuovo i panni di single.

Però, a differenza di quel che accade alle trentenni di Sex and the City, qui non contano i tacchi, non servono le grandi marche e gli uomini non si collezionano in attesa che arrivi quello giusto, ma ogni incontro è semplicemente un modo per stare bene e soddisfare le proprie frustrazioni o, in ultimo, per  vendicarsi. Sembra che la narrativa televisiva attuale abbia trovato nuova linfa creativa nel declinare in vari modi il pianeta donna: come è il caso di Eastwick (dall’8 febbraio su Mya) e di The good wife (con Julianna Margulies, in primavera sulla Rai) che raccontano storie di donne che ricominciano da zero, o ancora il “classico” Desperate housewives, alla sesta stagione, che celebra chi dà un taglio al passato. Donne che sono lontane dallo stile e dalla figura della Mrs. Robinson de “Il Laureato” che sembra comunque aver aperto la strada ad un atteggiamento ironico e disincantato sul mondo degli uomini e delle relazioni sentimentali. Come ha dichiarato la Cox: «Se un ragazzo dimostra il proprio interesse ci fa sentire ancora più attraenti». Di sicuro attraenti, ma non più sicure.

Negli Stati Uniti la serie è stata accusata di essere ricca di stereotipi. Assolutamente vero. È anche infarcita di luoghi comuni e i personaggi sono abbastanza netti e senza molte sfumature. Tutto ciò influisce negativamente? Assolutamente no, anzi. Perché Cougar Town è scritta benissimo, ogni puntata conserva il ritmo e seduce. Non ci si trova in presenza di una comicità flash, istantanea, ma pensata, di stampo più classico e riflessivo. Si pensi che i momenti migliori sono quelli corali, dove più personaggi si trovano alle prese con situazioni imbarazzanti e divertenti intoppi.

E così provando a recuperare emozioni lontane e dimenticate, Cougar Town mette in scena, con tanta ironia e sarcasmo, una originale tendenza sessuale e sentimentale giocando ancora una volta sulle diversità e i contrasti tra uomo e donna, e sulla distanza tra i sogni femminili e la realtà poco rassicurante. E, soprattutto, mostra donne in grado di prendersi in giro e ridere di sé.

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