Abbiamo intervistato Alessandro Fullin, attore teatrale e comico di Zelig, che dopo aver impartito “lezioni di Tuscolano” a tutta Italia ci delizia con uno spassoso manuale di amore gay, il suo ultimo libro “Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna” in cui dispensa consigli a tutti i gay in cerca di fidanzato su come fare per trovare l’anima gemella.
Parliamo un po’ del suo ultimo libro “Come fidanzarsi con un uomo senza essere una donna”, come nasce?
Il rapporto tra l’artista e la sua creatività è opportunamente stimolato dallo Stato Italiano. Io ho la partita Iva e grazie a lei ogni trimestre mi vengono delle idee meravigliose, per un libro, una commedia, un apparizione in TV. Ho scritto questo libro per comprarmi le piastrelle del bagno.
Quanto conta l’amore nella sua vita?
Conterebbe moltissimo se ne trovassi uno. Ma al momento, nell’attesa, mi dedico all’intreccio della rafia…
Come definirebbe la sua vita sessuale?
La mia vita sessuale è un cimitero ma grazie alla lezione di Ugo Foscolo giro per i cimiteri quasi con allegria.
Come ha reagito la sua famiglia alle sue scelte di vita, di lavoro, d’amore?
Alla mia famiglia credo che ho fatto una cura da cavallo per accettare le mie scelte ma, come dire, nel mio caso, non avevo scelta…
Quanto hanno contato gli incontri nella sua carriera?
Il mio lavoro è fatto di incontri. Devo molto a Mr. Giancarlo Bozzo (autore di Zelig). È incredibile come siano sorprendenti alcuni eterosessuali.
Quali sono state le esperienze più formative?
Infilare il mio piede 43 in una scarpa con tacco. A quell’altezza si possono capire cose incredibili.
Una sua battuta che la fa morire dal ridere?
Sto scrivendo degli aforismi. Alcuni mi fanno sorridere. Uno a caso: “Omosessualità: Dio creò l’uomo, poi la donna. Poi prese una seconda costola e cominciò sul serio a divertirsi”
Attualmente in cosa è impegnato?
Attualmente sono impegnato con la seconda influenza della stagione. Il rapporto tra artista e malattia è stato analizzato puntualmente da Thomas Mann ma credo che ora si stia esagerando…
Progetti per il futuro?
Portare sulle scene una commedia che ho scritto. Titolo: “Piccole gonne ovvero infeltrimento teatrale di un classico della letteratura americana”. Ho l’età giusta per interpretare una madre americana. E poi finire di pagare il mutuo che ho sulla casa. Come altri milioni di italiani la domanda è: ce la farò?