Per il consueto appuntamento natalizio con l’arte contemporanea, piazza del Plebiscito a Napoli ospita quest’anno l’installazione Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto.
Nello spazio della piazza, si cammina tra le sagome dei paesi del mediterraneo, mentre sul porticato della chiesa di San Francesco di Paola campeggia la scritta Amare le differenze, tradotta nelle 16 lingue dell’area mediterranea.
Italia, Tunisia, Israele, Algeria, la vicinanza tra questi paesi è sottolineata dalle dimensioni dell’opera e porta a riflettere sulla necessità di dare vita a un dialogo che non seppellisca le differenze e che continui a creare contaminazione. “Le differenze bisogna valorizzarle visto che i Paesi sono più vicini di quanto si possa pensare”, dice l’artista. I paesi sono disegnati in una sorta di bassorilievo orizzontale e l’opera è veramente fruibile, i bambini giocano tra le nazioni e gli adulti camminano e chiacchierano, riconoscendo i luoghi.
L’area del mediterraneo trova, attraverso l’arte, un punto di incontro positivo nel cuore di Napoli, cornice simbolo di stratificazioni culturali e sociali. La diffidenza verso lo straniero si converte in amore per la sua differenza, tratto caratteristico dell’identità di un popolo, e la voglia di conoscersi e dialogare supera le barriere geografiche e culturali.
Ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi è la finalità dell’opera di Pistoletto. L’installazione di Napoli, infatti, approfondisce e amplia l’idea di una possibile, armonica convivenza tra i popoli, espressa nel progetto Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea. Il movimento è nato nel 2002, con la realizzazione, all’interno di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, di un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, e risponde ad una più ampia intenzione dell’artista, avviata dal 1994, che pone l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile.
La nostra realtà, sempre più multi culturale, può essere ben rappresentata da un manifesto collettivo di amore per le differenze.