Prima tappa del nostro viaggio: Vilnius. È la capitale della Lituania, il paese più a sud dei Baltici.
Si nota subito una certa somiglianza con Roma: non soltanto Vilnius sorge su sette colli, ma esiste anche una leggenda secondo cui al granduca Gediminas apparve in sogno un lupo di ferro su un colle che poi divenne il primo insediamento della città. Anche lo stile architettonico, prevalentemente barocco, può ricordare quello della nostra capitale.

La Lituania è da poco entrata nell’Unione Europea insieme agli altri due paesi baltici, Lettonia e Estonia, rispetto ai quali fatica forse di più a integrarsi a livello economico. Dal punto di vista storico-culturale, tuttavia, non ha nulla da invidiare: Vilnius può essere considerata la culla della civiltà del nordest europeo.


Nelle foto precedenti si possono osservare due capolavori del gotico lituano. Sant’Anna risale a un periodo compreso tra il 1400 ed il 1500. La chiesa dei Bernardini, invece, ai primi del 1500; fu fondata dai Francescani e annessa al loro convento.
Altro capolavoro è la Cattedrale della città, con annessa torre campanaria. In essa si sedimentano le tracce della storia lituana sin dai tempi più remoti. Lì infatti sorgeva un tempio dedicato a Perkunas, il Dio del tuono; dopo la conversione della popolazione al cristianesimo, il tempio fu sostituito con una cattedrale gotica poi trasformata in neoclassica.


Dopo la fine dell’Unione Sovietica, la Lituania ha cercato di uniformarsi agli altri paesi europei.



I nuovi grattacieli e i centri commerciali cozzano con lo stile originario della metropoli.


Insomma, una città da non perdere. Umile e allo stesso tempo ricca di arte e umanità, dolce, grazie all’accoglienza e la bellezza delle persone, allegra, con i suoi edifici colorati, varia, con le sue mille vetrine e i banchetti degli ambulanti (dove si possono ammirare, e comprare a prezzi veramente convenienti, i famosi oggetti di ambra).
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