Nell’intimità dei misteri del mondo

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di Nicoletta Bartolini e Gianfranco Maccaglia 25 Dicembre 2006 Ghirlande illuminate affollano le vie, gocce e gocce di luce piangono su passanti affannati, senza sorriso. Giro lo sguardo e babbo natale mi fa ciao con la sua mano di...

Ghirlande illuminate affollano le vie, gocce e gocce di luce piangono su passanti affannati, senza sorriso. Giro lo sguardo e babbo natale mi fa ciao con la sua mano di plastica mentre cento false comete puntano i supermercati… stordita in mezzo al traffico respiro gli scarichi dell’inutilità e vorrei scappare via e invece resto. Resto perché devo stare e devo fare e devo comprare e poi andare e recitare e correre e poi devo… devo …
e invece…

Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.

(Ungaretti – Natale)

 

Se rifletti sulla tua vita rischi di sbagliare ma…
La riflessione non è che un riflesso
dell’anima.
E non è detto che quell’anima sia tua.

Già. Nulla è nostro per davvero. Niente avevamo e niente avremo più. Ci sfuggono i sogni e ci sfugge il tempo. Ecco di nuovo le tavole imbandite, ecco ancora gli alberi addobbati a festa. E quelle candele, quelle candele accese, così inutilmente accese…

Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.

(C. Kavafis – Candele)

Quando sei stanco riposa e sogna di quando eri un leone.

E poi pensa alla tua donna. Che ti aspetta…

E allora scegli la tua barca

ma non una qualsiasi, perché sarà la tua barca.
Scegline il colore, la robustezza, il legno…

E non partirai da solo

Beh, se volevi consolarmi, non l’hai fatto. E a volte solo puoi restarlo lo stesso, anche in mezzo alla folla, anche con qualcuno accanto, anche se quel qualcuno rema con te su quella stessa barca.

Ma io lo so, dentro lo so che … all’improvviso qualcosa può cambiare, può d’un tratto riscaldarsi il cuore, esplodere un sorriso e…

a volte succedono cose strane
un incontro, un sospiro, un alito di vento
che suggerisce nuove avventure
della mente e del cuore
Il resto arriva da solo
nell’intimità dei misteri del mondo

(Alda Merini)

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