Amici lettori, pensate anche voi che i giovani non leggono? Che al massimo scrivono su Instagram o nei gruppi WhatsApp?
Vi sbagliate di grosso.
I ragazzi leggono, leggono libri che di solito non piacciono a genitori e insegnanti, ma leggono. E ve lo dice una libraia che ha la fortuna di insegnare scrittura anche alle scuole medie, e si confronta con professoresse che lamentano lo scarso interesse per la letteratura, ignorando che oltre la metà della classe conosce a memoria pezzi di Harry Potter.
Jovanotti diceva (cito a memoria tanto per collocarmi in una generazione) che “sono passate 1000 generazioni dai rockabilli punk e capelloni i metallari i paninari e sorcini e ogni volta gli stessi casini perché i ragazzi non si fanno vedere, sono sfuggenti come le pantere e quando li cattura una definizione il mondo è pronto a una nuova generazione “.
Le uniche tracce che lasciano sono i libri di culto, Jack frusciante è uscito dal gruppo per la mia, o Tre metri sopra il cielo qualche anno dopo.
Ecco, se volete conoscere i ragazzi leggete le loro storie.
Il filone si chiama Young Adult, i lettori di riferimento sono i “giovani adulti”, ragazzi tra i dodici e i diciotto anni. Troppo vecchi per Zanna Bianca e troppo giovani per Baricco.
In realtà, come confermano i dati di vendita, l’età delle persone che comprano narrativa Young Adult arriva ben oltre i quarant’anni (i giovani dentro).
I protagonisti sono ragazzi in età scolare che affrontano i problemi classici del romanzo di formazione con connotazioni moderne, famiglie sfasciate, alcol, droga e sesso, ma anche un desiderio di evasione profondo (forse perché il mondo in questo periodo fa più schifo del solito).Di conseguenza, all’interno dello YA pur convivendo molti generi, dal rosa al romanzo storico, la narrativa fantastica (fantasy, fantascienza e distopie varie) la fa da padrona.
Alcuni esempi sono la saga di Percy Jackson, Maze runner, Hunger Games, Divergent, Shadowhunters.
Quindi i ragazzi leggono eccome, anzi, orientano gli investimenti delle più grandi case editrici.
E scrivono.
Se avete cinque minuti e siete curiosi, fatevi un giro su wattpad, la comunità internazionale più grande, dove gli scrittori condividono le storie con i lettori. E i lettori li seguono, capitolo dopo capitolo, e interagiscono con gli autori.
Parliamo di 250 milioni di storie caricate da ogni parte del mondo.
Il fenomeno After di Anne Todd viene da lì, lei lo ha scritto su wattpad, mentre faceva la fila al supermercato, il personaggio maschile era un membro della band One direction, una fanfiction per intenderci.
Su wattpad si trovano consigli di scrittura, forum di lettura (anche sui classici), racconti erotici belli tosti(e non c’è parental control per evitare che li leggano anche i dodicenni, quindi occhio), è possibile filtrare le storie per genere o con parole chiave. Io ho cercato vampiri e, solo in lingua italiana, posso leggere 6.000 storie, tutte valutate da milioni di recensioni, più o meno accreditate.
Insomma una figata, avrei tanto voluto averlo ai miei tempi.
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